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| La casa che uccide - Kate Wilhelm |
“La casa che uccide” è un giallo di Kate Wilhelm, adito da Mondadori nella collana “I Classici del Giallo” n. 998, nel 2004. Il giallo narra la storia di Gary Elringer, giovane ed eccentrico genio del computer, che ha creato una meraviglia assoluta: una casa completamente automatica. La sua creatura dovrebbe essere una dimora intelligente in grado di realizzare tutti i desideri di chi ui abita. Ma quando Gary invita i suoi amici per sperimentarla, lui ed uno degli amici e soci della Bellringer, società guidata dallo stesso Gary, vengono assassinati in circostanze tali da escludere con certezza assoluta tutti i presenti. Meno la casa stessa. Una casa intelligente, troppo intelligente. Una casa che potrebbe anche uccidere. Vengono quindi chiamati due investigatori: Charlie e Constance.
In un tipico ambiente di giallo a “camera chiusa” tipico di Agatha Christie si svolge l'indagine dei due infallibili detective che, a seguito della terza morte misteriosa, vengono affiancati da Dwigth, giovane ma brillante investigatore dell'Ufficio del Procuratore.
Con un ritmo mai troppo serrato (anche se a volte lento), riflessioni logiche interessanti, interrogatori serrati ma non asfissianti, si mostrano tutti i personaggi coinvolti nella storia. Ognuno di essi emerge con le sue debolezze, le sue certezze, la sua indole. Il personaggio principale di tutto il giallo è, manco a dirlo, “La Casa”. Ma non una casa qualunque. Una casa totalmente computerizzata. Che scalda l'acqua della doccia. Che accende e spegne le luci e che, a quanto sembra, è anche capace di uccidere. Questo computer intelligente che anima “La Casa” di vita propria e di una propria personalità non può non richiamare alla mente le atmosfere claustrofobiche ed ossessive del grandissimo romanzo di Orwell, “1984”.
Dialoghi ben strutturati in puro stile giallo. Ogni parola ed ogni circostanza orchestrata per diffondere indizi e supposizioni ed un finale che, per quanto confusionario, resta comunque plausibile e rende questo romanzo, in definitiva, un giallo gradevole.
