Vita con gli automi - James White |
Romanzo un po' utopistico ma spiccatamente pacifista, "Vita con gli Automi" si lascia leggere agevolmente, spingendo il lettore a chiedersi quanto male davvero può fare una guerra. Il senso di abbandono di Ross, che ha la consapevolezza di essere l'unico superstite è ben delineato dall'autore con immagini e situaizoni davvero azzecate. Anche gli automi sono ben caratterizzati e su tutti si staglia la figura dell'infermiera B5, una sorta di "guida" per Ross alla scoperta del mondo post-bellico.
I momenti di "Grande sonno" alternati alla veglia di Ross si susseguono dapprima radi e poi sempre più frenetici, sino alla fine, in un vortice di tempo che richiama alla mente - per certi versi - "La Casa sull'Abisso" di Hodgson, in cui il protagonista assiste dalla finestra della sua casa al passaggio delle ere del mondo.
Lo stile semplice e le tematiche di impegno sociale affrontate in questo breve romanzo, ne fanno un lavoro davvero riuscito e capace di valicare i confini del tempo, essendo impregnato da una attualità che non può essere messa in discussione.
Il romanzo inizia con la scena del risveglio, il 7 ottobre 2308, dell'unico superstite dell'umanità il Dott. Ross, risvegliatosi in uno strano ospedale dal "Gran Sonno" (una sorta di ibernazione criogenetica), in quanto mnalato incurabile al momento del suo ricovero.
Ross viene assistito da un unico robot dotato di una Intelligenza Artificiale piuttosto limitata, l'Infermiera 5B, e da una serie di automi del tutto stupidi che svolgono funzioni meramente esecutive e che si confondono con domande un po' più complicate.
Il romanzo si sviluppa per innumerevoli anni, in un susseguirsi di "Grandi Sonni" e di risvegli, sino alla definitiva esplosione del Sole, e si conclude con il trasporto di Ross, a sua insaputa in quanto ancora sotto gli influssi dell "Gran Sonno", su un pianeta in cui pare sia ricomparsa una forma di vita umano-compatibile.
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Urania Collezione n. 101
ISSN 17216427
Cod.Barre: 9771721642367
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