Il Pianeta degli Dei - Zecharia Sitchin |
Gola secca. Un senso di svuotamento misto a stupore. Gli occhi fissi all'ultima pagina del libro. La sensazione di aver avuto una rivelazione. Sono tanti e tutti diversi gli stati d'animo che possono presentarsi dopo la lettura di "Il pianeta degli Dei" di Zecharia Sitchin. L'autore è un'esperto di civiltà sumera, uno dei pochi al mondo capaci di decifrare le iscrizioni in carattere cuneiforme. Tra le sue opere più importanti possiamo ricordare "Le Astronavi del Sinai" (1998) e "Guerre atomiche al tempo degli Dei".
Non è un ciarlatano. Ogni sua piccola rivelazione non è campata in aria ma suffragata da numerose prove scientifiche o archeologiche. Nelle sue opere tende sostanzialmente a reinterpretare i messaggi presenti in numorosi scritti del passato (Bibbia, epiche sumere). Tutto ciò non con l'intento di demolire l'apparato di fede che, ad esempio sulla Bibbia, si è andato consolidando ma con l'intento di rispondere a quella che una domanda fondamentale, "da dove viene il nostro sapere?"
In "Il pianeta degli dei" Sitchin, trasforma un po' questa domanda fondamentale, che diviene - se è il caso ancora più "insolente" - "Se gli antichi Egizi ereditarono il loro sapere dai Sumeri, questi da chi avevano appreso la loro scienza?". Tale domanda scaturisce spontanea dal sottotitolo del libro "Prima degli Egizi, furono i Sumeri. Prima dei Sumeri..."
Il libro si compone di 15 capitoli per complessive 400 pagine circa. Ciò fa intuire che la ricerca, a volte è lunga e copiosa, e che almeno certi passaggi l'autore poteva senz'altro alleggerirli.
La lettura non è molto agevole, specialmente se ci si accosta al primo libro del settore. Alcune pagine richiedono due o tre letture dettagliate. L'autore per quanto possibile cerca di rendere il tutto più fruibile inzuppando il libro di ben 164 tavole tra foto e disegni che esplicano i vari argomenti trattati.
Cosa scrive esattamente? Bhe non è facile dettagliare tutte le varie implicazioni che scaturiscono dall'opera di Sitchin, mi limiterò ad illustrare qui il nucleo centrale. In sostanza secondo l'autore circa 450.000 anni fa i Nefilim (da lui chiamati "coloro che sono scesi sulla Terra" dall'esatta traduzione ebraica e non "giganti" come la Bibbia stessa tramanda) scesero sulla Terra. Ma scesero da dove? Secondo la mitologia sumera scesero da un pianeta - NIBIRU - che transita tra Marte e Giove con un orbita ellittica ogni 3600 anni. La loro discesa era finalizzata alla creazione di esseri a loro immagine e somiglianza. Ciò spiegherebbe, secondo l'autore, perchè l'evoluzione dell'uomo sia stata troppo repentina, mettendo in luce il ruolo di questi esseri non solo come creatori ma anche come guide, maestri ed educatori del genere umano.
Altri parti dell'interessante libro sono dedicate alla storia di questi Dei sulla Terra, alla formazione del nostro sistema solare, alla vita di questi Dei (Anunnaki per i Sumeri), al loro agire ed interagire con gli uomini e alla loro repentina partenza a causa di quello che forse poi alla storia come il diluvio universale.
In definitiva è un libro interessante , meno scorrevole di un romanzo ma più affascinante di un trattato storico. Per leggerlo bisogna comunque essere pronti ad abolire ogni preconcetto culturale perché ovviamente tocca temi un po' radicati nelle nostre coscienze. E' tuttavia un libro troppo poco menzionato negli ambienti accademici, perchè con ogni probabilità tratta il passato non come un qualcosa che è stato, ma come un qualcosa da riscrivere e da studiare e le implicazioni, quindi, sono tante che fanno apparire a molti queste teorie più scomode che interessanti.
--
Titolo del Libro: Il pianeta degli dei
Autore: Zecharia Sitchin
Editore: Piemme
Collana: Piemme pocket
Data di Pubblicazione: 15 gennaio '00
Genere: Informatica
Pagine: 424
Traduttore: Massarotti M.
ISBN: 8838443688 9788838443688
>> SEI ISCRITTO A FACEBOOK? COLLEGATI ALLA PAGINA DI "LIBRIAMOREMIO" E CLICCA SU MI PIACE PER ESSERE SEMPRE AGGIORNATO SU TUTTE LE NOVITA' DEL BLOG <<
Nessun commento:
Posta un commento